Checklist per il cambio e redesign di un sito web
Chiunque abbia un sito internet da un po’ di anni, sta pensando probabilmente di cambiarlo o ad un redesign.
Fortunatamente è abbastanza semplice non rovinare tutto lato SEO, basta solo fare le cose in un ordine preciso e fare un double-check su ogni fronte prima di mettere online il nuovo sito.
Quelle che leggerete sono delle linee guida, quindi è possibile che alcuni di questi step non siano applicabili alla vostra situazione e in questo caso potete saltarli oppure possono essere applicati in maniera differente.
Ma adesso procediamo al rinnovo del vostro sito…
STEP 1: CARICAMENTO DEL SITO WEB
Ovviamente il primo step da seguire nel processo è trovare la location giusta dove il vostro sito sarà caricato. Per quelli che potrebbero pensare che questo significhi mettere direttamente online il sito, noi diciamo che state facendo la cosa sbagliata. Non raccomandiamo mai di sovrascrivere il vecchio sito con quello nuovo. Questo può portare ad una situazione dove non è più possibile testare correttamente il vostro sito prima di trasferirlo sul dominio. Essere consapevoli del modo in cui il tuo sito attuale è stato ospitato, potrebbe rivelarsi utile per quello nuovo.
Approfittate per studiarvi bene le opzioni del vostro hosting, ma anche se ne trovate uno che potrebbe fare al caso vostro, dovrete aprire il vostro nuovo sito come un nuovo account, un dominio add-on (nel caso il vostro account supporti più domini da ospitare) o come un IP. Questo vi permetterà di testarlo negli ambienti dell’hosting privati dove non sarà online e vi eviterà di trovarci problemi tecnici quando sarà finalmente in rete.
Step 2: SETTARE GLI ACCOUNT EMAIL
Se state pensando di trasferire il vostro sito su un nuovo host oppure su un account diverso del vostro host che già vi ospita, dovrete settare tutti i vostri account mail e migrarli. Meglio farlo in remoto. Questo step non ha direttamente a che fare con il SEO, ma è un passaggio essenziale.
STEP 3: SETTARE I REDIRECT
Il modo di settare i vostri redirect ovviamente sarà differente a seconda dell’ambiente del vostro hosting, ma essenzialmente ci sono due gruppi di pagine che sono molto importanti come redirect prima che il nuovo sito vada in rete:
- Pagine con Link in ingresso da altri siti: sarebbe bene usare Google Webmasters Tool (ora Search Console) per la verifica più un altro tool per i backlink (si tende ad usarne più di uno per avere sempre un confronto ma Ahrefs o Majestic sono ottimi). Prendete le pagine più importanti ed autorevoli dalla lista e inseriteli in un foglio Excel. Non dimenticate di rimuovere i duplicati così non avrete redirect doppi, questo perché una pagina può esistere in due o più database.
- Pagine con attuale traffico in ingresso: sta a voi stabilire dei limiti; solitamente si tende a fare un redirect di ogni pagina con traffico in ingresso più alto di uno al giorno per la maggior parte dei siti, ma potete alzare il filtro se volete. Essenzialmente è meglio essere sicuri di non sbarrare la strada ai visitatori per cui il vostro nuovo sito è stato indicizzato.
A questo punto, avrete bisogno di mappare ogni singola pagina del vostro vecchio sito sulla pagina appropriata di quello nuovo. Sarebbe meglio mapparle in modo accurato per assicurarsi che le persone arrivino dove sarebbero dovuto arrivare precedentemente.
La differenza tra i due punti è che il primo deve rimanere a tutti gli effetti a tempo indeterminato (soprattutto per il SEO). Nel secondo punto invece sono presenti le pagine con un traffico in ingresso a prescindere dai link. Solitamente si tratta di traffico da fonti Social Network. Questi redirect rimarranno probabilmente per qualche mese oppure possono essere rimossi quando si preferisce. Non bisogna sovraccaricare il server poiché questo controlla le liste di redirect quando la pagina che si sta cercando non è più nella search index oppure viene condivisa sui social. Se non avete intenzione di rimuoverle, dovrete sperare che la cosa non vi comporti problemi. Se invece li cancellerete, eviterete l’accumulo inutile di liste di redirect.
NB: Questo conta solo se avete cambiato la struttura dell’ URL. Se tutti i nomi URL delle vostre pagine sono rimaste uguali, potete ovviamente saltare questo passaggio.
STEP 4: LANCIARE UN CRAWLER
Noi consigliamo sempre di lanciare un crawler all’interno di un sito prima di metterlo online, per controllare quello che magari è sfuggito manualmente. Dipende dalla time frame che avete disponibile, ci sono un sacco di crawler da poter usare che vi forniranno informazioni dettagliate.
Uno dei crawler più usati è sicuramente Xenu. Apritelo nella homepage e lasciate che faccia il suo lavoro. Quando avrà finito, vi fornirà una lista di risorse errate (Pagine, immagini, script ecc.) sul sito e da dove sono linkate.
Ci sono anche altri crawler da usare per ispezionare ulteriori dati. Screaming Frog o anche Moz possono essere usati per cercare i dati persi nel passaggio della migrazione del sito.
STEP 5: USUAL TECH
Una volta che tutta la parte delle risorse è stata controllata, consigliamo di fare un check della parte che supporterà il SEO. Ipotizzando che i contenuti, i title, e le description siano stati spostati in maniera corretta, è importante verificare la velocità del sito, che la versione mobile funzioni con tutti i principali device, che abbiate tutti i codici di sicurezza del sito da impostati in HTTPS e infine, che abbiate tutte le redirections rules in modo che il sito possa avere un redirect corretto a HTTPS.
Molti di voi avranno già un sito in HTTPS e ovviamente consigliamo di tenerlo così. Se il vostro sito di default non è in HTTPS, adesso non avete scuse per correre ai ripari.
STEP 6: DISLOCAZIONE E TEST
Ora è tempo di trasferire il sito; questo step dipende da come avete settato il vostro ambiente di hosting.
Ecco le tre meccaniche di base e quello che bisognerebbe fare in ognuna di esse:
Trasferire il sito: ok, non avete seguito i nostri consigli che vi abbiamo riportato precedentemente e avete semplicemente sovrascritto il nuovo sito su quello vecchio. Questi sono i passaggi:
- Fate un backup completo del sito (includendo il database se possibile)
- Cancellate tutti i file dal server remoto. Eliminate il vecchio sito. Potete far apparire una piccola pagina index.htm avvisando che il vostro sito sta subendo un upgrade e che sarà online in pochi giorni.
- Caricate i file del nuovo sito e il database.
- Fate partire il crawler nel vostro sito e testate, testate, testate!
La cosa positiva di questo step è che non ci sono propagazioni di DNS o email da trattare. Una volta caricato, dovete solo cancellare la pagina index.htm creata per avvisare che il vostro sito sarà online a breve, e siete pronti a partire.
Stesso Host, package differente o aggiunta/modifica dominio: ci sono un paio di modi per affrontarli, dipende dal tipo di accesso che avete, ma generalmente vi basterà contattare il vostro hosting provider e cambiarli. E’ possibile che ci sia da pagare una piccola somma di denaro (dipende sempre dal vostro hosting) ma sarà un costo da pagare solo una volta e ne varrà la pena.
Nuovo Host: La situazione più complessa è il fatto che voi stiate cambiando Host. In questo passaggio gli step sono diversi:
- Settare le vostre mail per controllare il nuovo host per le mail. Non eliminate quello vecchio, avete bisogno di verificarli entrambi per alcune ore.
- Fate il Login sul vostro dominio registrato.
- Indirizzate i vostri DNS verso i nuovi server.
- Per la propagazione di Monitor DNS usate questo servizio (gratis) https://www.whatsmydns.net/ . Questo vi permetterà di sapere quale versione del vostro sito viene visualizzata nelle differenti parti del mondo.
Dopo qualche ora (aspettate un paio di giorni se preferite) potete smettere di controllare le vostre mail nella vecchia location. Il motivo per cui andrebbe fatto è perché, appena i DNS sono propagati, le persone accederanno al tuo sito da location differenti (ovvero alcuni visualizzeranno il nuovo sito e altri quello vecchio). Durante questo periodo, le vostre email devono essere inviate sia all’uno che all’altro ed entrambi dovranno essere controllati prima che la riproduzione sia completa.
Una volta conclusa la propagazione, potete eliminare il vostro vecchio sito, anche se noi consigliamo di tenerlo online almeno finché siete sicuri al 100% che tutto sia a posto e funzionante nel nuovo sito e che gli Analytics siano collegati in modo giusto. Con il vostro sito ancora nella vecchia location, se qualcosa dovesse andare storto, potrete fare uno switch al vostro vecchio DNS e il vostro sito ritornerà quello di prima. In questo modo potrete risolvere il problema senza che abbia impatto sui visitatori reali.
Conclusioni
Ovviamente ci sono passaggi che non abbiamo potuto includere in questa piccola guida. La conversione da pagine HTML a WordPress può includere alcuni step che il passaggio da un tema di WordPress ad un altro può non avere oppure essere differente. Detto questo, il punto focale della lista di step da noi stilata rimane lo stesso, eseguiti correttamente tutti i punti vi aiuteranno a ridurre al minimo o eliminare ogni problema che può presentarsi durante un redesign di un sito e a massimizzare la velocità con cui i passaggi dovranno essere realizzati.
Deva Connection può offrirvi sia un servizio di realizzazione del sito web, sia di ottimizzazione SEO. Contattaci per avere maggiori informazioni.